Inaugurazione di una stele in ricordo della Camera del lavoro

Piazzale Leoni - "Il Follone" - 1 Maggio ore 11

In questo luogo, dal 1945 al 2003, ebbe casa la Camera Generale del Lavoro, poi CGIL.

Dalle sue stanze passarono centinaia di persone, soprattutto operaie e operai dell'industria, ma anche lavoratrici e lavoratori del commercio, dell'edilizia, dell'artigianato, della scuola. Con il 1968 passarono anche molti gruppi di studenti. Era un punto di riferimento per lotte e vertenze sindacali, che riguardavano questa o quella azienda, ma spesso afferivano a mobilitazioni generali di carattere provinciale o nazionale.

Molte volte alla Camera del Lavoro capitava il singolo lavoratore per affrontare la sua personale situazione salariale, assicurativa, pensionistica, abitativa. Era un grande porto ospitale, che nella sua attività seguì il progressivo affermarsi di diritti individuali e collettivi ed era un centro di incontri, dibattiti, idee, dal quale uscirono tante proposte per la città di Rovereto e per il territorio della Vallagarina.

Qui è passata la storia del secondo dopoguerra, la storia operaia tra sviluppo, crisi, ripresa, nascita e morte di tante imprese, ma anche la storia più ampia di cambiamenti epocali, di grandi conquiste civili, quali il divorzio, l'interruzione di gravidanza, il nuovo diritto di famiglia, la riforma fiscale, la riforma sanitaria, lo statuto delle lavoratrici e dei lavoratori, assieme alla difesa continua del tessuto democratico contro le stragi di stato e il terrorismo, all'impegno per la pace, l'accoglienza e la convivenza solidale.

Piazzale Achille Leoni - "Il Follone"

Qui siamo in Piazzale Achille Leoni, comunemente conosciuto come il Follone.

Due nomi per uno stesso luogo: l'uno, Follone, rimanda a un'antica attività produttiva, la follatura della lana, l'altro richiama alla memoria un uomo che in un piccolo edificio che si ergeva qui a fianco resse per molto tempo, con insolito garbo e intelligente severità, la Camera del Lavoro.

La pluralità dei nomi ci ricorda che la natura, la struttura e la storia del piazzale furono nel tempo molto varie e mutevoli. Spazio aperto e campagnolo fino ai primi anni del Novecento, poi luogo d'insediamento per caserme austriache e italiane dal 1912 al 1945, che diventarono anche alloggio d'emergenza per famiglie di esuli istriani nel secondo dopoguerra.

In quest'area furono attive industrie quali il cappellificio Restellini-Petroli e la fabbrica tessile Serica, la cui ciminiera fu abbattuta negli anni Novanta per lasciar posto ad un nuovo quartiere residenziale.

Tra abitazioni civili, laboratori artigianali e officine che oggi non ci sono più, l'ampio piazzale ha ospitato negli anni giostre, circhi, motoraduni e mercati trasformandosi, a seguito dello sviluppo urbanistico di Rovereto, da periferia a spazio centrale del tessuto della città.


Questo ricordo è stato voluto dal Comune di Rovereto con un comitato di cittadine e cittadini a nome delle molte persone protagoniste di una storia che in larga parte coincide con la storia della città.

Primo maggio 2022